Per combattere il terrorismo internazionale è urgente attuare una seria sanatoria degli stranieri irregolari che lavorano. Per togliere “mercato” alle reti logistiche di appoggio che forniscono canali illegali di immigrazione e documentazione falsa.

Recenti operazioni  di Polizia contro le reti di appoggio logistico per i terroristi internazionali di matrice islamica sul territorio nazionale hanno  messo in luce lo stretto legame tra terrorismo e reti logistiche di falsari e trafficanti di esseri umani.

Documenti falsi per terroristi e clandestini: il tariffario del covo napoletano

Per combattere in maniera più efficace il terrorismo singole operazioni di polizia non sono sufficienti, occorre far venire meno l’interesse della criminalità alla creazione e mantenimento di una vasta e complessa rete logistica di appoggio per i terroristi.

Fortunatamente i terroristi non sono in numero così elevato per sostenere i costi di vasti rete logistiche di appoggio, queste reti esistono poiché esiste un mercato dei falsi, della clandestinità, della latitanza di criminali. Se si riduce questo “mercato” i terroristi avranno molte più difficoltà ad operare sul territorio italiano. Dovranno arrangiarsi in proprio per procurarsi documenti falsi e coperture logistiche varie, con maggior possibilità di essere intercettati dalla Forze dell’Ordine.

Per ridurre drasticamente questo pericoloso mercato le “grida manzoniane” contro l’immigrazione clandestina non bastano. Anzi, come ho scritto qui

Le “grida manzoniane” anti-immigrati non ci libereranno dall’immigrazione irregolare, meglio una rigorosa sanatoria e leggi più serie per il futuro

vi è  il concreto rischio di un boom di frodi dell’immigrazione in questa complessa fase politica, con un mix di incertezza ed attesa di governi espressione di partiti che hanno preannunciato duri provvedimenti contro l’immigrazione irregolare.

Gli stranieri in posizione irregolare, ma che, a parte la situazione amministrativa irregolare, si sono sempre comportati bene ed hanno sempre rispettato le leggi italiane potrebbero essere irretiti da criminali dediti a frodi dell’immigrazione.

Per combattere tale trend criminoso e permettere agli stranieri più integrati nella comunità di poter regolarizzare la propria situazione è veramente necessario avviare il più presto possibile una seria “sanatoria”. Una “regolarizzazione” caso per caso, che distingua tra chi ha interesse reale a regolarizzare la propria situazione amministrativa , avendo già un lavoro ed un buon rapporto con la comunità, da chi invece preferisce vivere ai margini della società e non desidera assolutamente venire allo scoperto, come i terroristi. Solo in questo modo si potranno calibrare i provvedimenti di espulsione verso le persone che non solo sono in posizione irregolare in Italia ma mostrano con azioni di criminalità, con spaccio di droga, con comportamenti violenti ecc. il loro disprezzo per la società che li ospita e nessuna volontà di integrazione.

Porre in atto una rigorosa “sanatoria” o “regolarizzazione degli stranieri in posizione irregolare ma che lavorano ed hanno raggiunto un alto grado di integrazione con la comunità è possibile ed auspicabile come ho scritto in questo articolo:

Sanatoria degli stranieri 2018: consigli per la regolarizzazione “caso per caso”

Sanatoria degli stranieri 2018: consigli per la regolarizzazione “caso per caso”

Altrimenti il rischio di provvedimenti “messianicamente” risolutivi del fenomeno dell’immigrazione irregolare è quello di far crescere a dismisura il “mercato parallelo” della falsificazione documentale, dei “giri” corruttivi, aiutando indirettamente i terroristi internazionali di ogni matrice.

Giovanni Papperini